
Casale Proxima
Riprendo a scrivere sulla mia pagina dopo le avvenute elezioni amministrative, alle quali non ho voluto intervenire, e il cui risultato ci dice che di fatto la città ha abbracciato e messo sotto la sua ala protettrice il sindaco uscente, lasciando l’opposizione a 3000 voti di distanza.
Inoltre tra il voto europeo e amministrativo, viene ribaltata la proporzione nel centrodestra premiando la Lega a livello locale, sempre presente in questi cinque anni in Piazza del Popolo e la lista personale del sindaco che ha raccolto tutti i voti non schierati e prendendo qualcosa anche all’avversario: un voto sicuramente ponderato.
Alla nuova opposizione, che rischia lo sconforto, ma che stavolta è plurale, chiedo di incominciare a lavorare sulle cose e a riaffacciarsi alla vita politica della città e del territorio, invece, alla nuova maggioranza che al contrario potrebbe eccedere grazie ai risultati, buon lavoro: a questa amministrazione spetterà dunque inaugurare la nuova via Emilia con annessi e connessi.
Porterà fuori dal centro abitato tutto il traffico che attualmente lo attraversa, rendendo più vivibili le parti della città interessate dal vecchio tracciato e modificherà il rapporto con tutta la città: un’opera del genere diventerà e sarà la regolatrice di tutto il traffico della bassa rendendola importante per tutto il territorio.
Cambierà anche il sistema di accesso alla città, visto che il tracciato passa da est a ovest e in parte anche a sud (Ducatona), ma anche a nord (Borasca) con la bretella: un’opera del genere attira interessi per insediamenti ai suoi margini (principalmente logistiche) come le ultime due richieste pervenute agli uffici.
È stato risposto un no preventivo, tuttavia, mi permetto di suggerire un’ulteriore valutazione per quella proposta in zona Lever, nel senso che se il suo insediamento risultasse utile al completamento di quel comparto mai completato e contribuire al suo rilancio, con utilizzo scalo merci ferroviario lì presente, perché non prenderla almeno in considerazione?
Ma cosa ci aspettiamo da questa opera oltre alle modifiche del traffico, che benefici porterà, che contributo darà e in che modo alla economia locale?
Nuovi insediamenti artigianali, commerciali e di servizio lungo parti del suo percorso a partire dalle aree della zona ospedaliera, poi quelle del centro sportivo e infine alla zona di via Labriola-Scotti, a completamento della forma della città, il tutto da gestire pensando alla bellezza e alla qualità urbanistica, e per il quale comporterà comunque un consumo di suolo.
Questo processo di insediamento di nuove attività è iniziato da prima della cantierizzazione della tangenziale: durante l’amministrazione Concordati si sono insediate oltre alle logistiche, altre realtà di genere commerciale come il Burger King e il supermercato Aldi, e industriale come Anatolia: continuerà.
La tangenziale darà nuovo impulso alla città, alla valorizzazione del nostro ospedale sul quale investire (finalmente) per servire le persone del territorio, le nostre scuole, il Cesaris confermando il progetto del campus, i servizi sociali, i trasporti pubblici di gomma e ferro, il recupero di parti della città dove il privato non riesce, vedi Lampugnani, mulino di piazza morta e il palazzo a fianco della
torre, vuoto da anni.
Troppi progetti al palo come l’area Peveralli e l’area Samor, dei quali ogni tanto viene annunciata la ri-ri-ripartenza dell’una o dell’altra, lo stesso progetto di sviluppo del Cesaris potrebbe essere più complicato del previsto.
Utilizzare leve fiscali e commerciali potrebbe favorire una soluzione positiva delle cose.
Penso, tuttavia, che senza pregiudizi e con la buona volontà di tutti si possano realizzare i sogni.
Sergio Geroli