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Suggerimenti per i nuovi orari ferroviari


Non so come sarà il nuovo orario invernale di Trenord, forse meglio, peggio, uguale, si vedrà. Navigando in internet ho trovato l’articolo di un giornale, credo online, datato 26 novembre 2018 inerente al nuovo orario invernale di Trenord in vigore dal successivo 9 dicembre stesso anno: in esso si cita l’applicazione di una regola all’orario in questione.

La regola dice che i treni che viaggiano con meno di 50 passeggeri vanno sostituiti con bus.

Con questo criterio (cita l’articolo) 139 corse svolte fino a quel momento dai treni verranno effettuate da bus: per la provincia di Lodi si tratta di 2 corse sulla Milano - Piacenza, 6 sulla Pavia - Codogno e 11 sulla Cremona – Codogno.

Generalmente i bus in mezzo al traffico aumentano i tempi di percorrenza e accelerano l’abbandono del mezzo pubblico da parte degli utenti. Sbaglierò, ma penso che i bus dovrebbero essere di complemento al servizio ferroviario.

Inoltre l’applicazione di questa regola in un periodo caratterizzato da un servizio così problematico causa stessa di disaffezione e abbandono del trasporto pubblico, sarebbe sbagliato. Credo sia evidente il perché e ad ogni modo per me è sbagliata la regola stessa la quale contraddice lo spirito originario di “Io viaggio ovunque” pensato e istituito questo sistema per connettere i territori Lombardi con trasporti integrati e cadenzati.

I treni anche a scarsa frequentazione alimentano comunque il resto della rete, toglierli vuol dire ridurre le potenzialità dell’intera rete, oltre al servizio: esistono studi di F.S. in merito.

Il principio è: se un treno c’è, qualche utente può utilizzarlo, se non c’è, come lo prendi ? I treni devono viaggiare, sta poi agli enti come Regione Lombardia, Trenord, Enti Turismo ecc. fare in modo che vengano utilizzati, cosa avvenuta, con un significativo incremento degli utenti per fini turistici, divertimento e altri e svariati motivi soprattutto nei fine settimana. Era uno degli obiettivi da raggiungere, è stato raggiunto, occorre continuare, non è più un servizio per soli pendolari: almeno, io così l’ho interpretata.

Per coincidenza o forse per caso, anche se non so in quale data, la città in cui vivo (Casalpusterlengo) ha subito un calo netto per non dire drastico del servizio ferroviario. Sono state cancellate infatti, le fermate dei numerosi Regio Express Milano Mantova che effettuavano servizio proprio alla stazione di Casalpusterlengo in entrambe le direzioni che oltre a connetterci con Milano, anche Cremona meta di nostri studenti e lavoratori oltre alla fruizione di servizi ivi presenti, sanitari e altro e Mantova meta principalmente turistica culturale. Pur esistendo i binari, la città di Casalpusterlengo non è connessa con la Lombardia orientale (Cremona Mantova) salvo rare eccezioni, come fosse stato eretto un muro.

Inoltre cancellare la fermata a Casalpusterlengo non ha migliorato il servizio per la rimanente utenza a conferma dell’inutilità dell’azione intrapresa, ha causato solo un peggioramento tagliando fuori 2000 possibili utenti circa.

Riportare un servizio tolto a quegli utenti e alla città sarebbe certo positivo: l’unica cosa positiva di tutta la vicenda.

Sergio Geroli