
L'ampliamento del Cesaris
La provincia di Lodi ha intrapreso, in accordo con il comune, il percorso per ampliare il plesso scolastico Cesaris dotandolo di nuove aule, palestre, laboratori e studentato: per fare questo, si avvale della collaborazione del Politecnico con 45 dei suoi studenti che hanno il compito di progettare l’ampliamento accentuandone la caratteristica di polo scolastico e rigenerado gli spazi sia della scuola che dell’area urbana.
Quindi, non un ampliamento o una aggiunta, ma un progetto che guarda al futuro.
Pare che anche la stesura del P.G.T. sia stata fatta circa 20 anni fa, con la collaborazione del Politecnico, e prevede la cessione di metà area del Consorzio Agrario al comune per questo scopo.
Un P.G.T. vecchio di 20 anni risponde alle esigenze del tempo: occorre chiedersi se sono ancora valide e adatte alle esigenze dei giorni odierni (e futuri), e quindi PROPONGO DI VALUTARE
L’ACQUISIZIONE DELLA INTERA AREA, sarebbe dare completezza al progetto e all’area stessa.
Il plesso è stato inaugurato nel 1971, ampliato dopo 30 anni ed ora dopo altri 20 si prepara ancora un ampliamento.
Certo il numero di studenti non crescerà sempre, visto la scarsa natalità, ma le discipline scolastiche e l’esigenza di spazi crescerà ancora, e inoltre, anche il comune potrebbe sfruttare quegli spazi per esigenze proprie come delle manifestazioni da organizzare al coperto: più spazi significano più vita sociale.
Il privato che ha acquistato l’area è giusto che tragga il suo profitto: non conosco le sue intenzioni, ma se intende realizzare residenze, ci sono aree più idonee e un’area residenziale in loco aggiunge altro caos.
Non conosco nemmeno la stabilità strutturale degli edifici del Consorzio: probabilmente i tetti sono realizzati in eternit, ma la forma è adatta a palestre, laboratori e spazi coperti di uso pubblico, oggi mancanti in città.
Per fare questo, ci vuole ancora più coraggio, forte volontà e visione del futuro.
Meno di quella che hanno avuto gli amministratori di 50 anni fa quando hanno compiuto l’impresa di dotare la città di un nuovo istituto di grandi dimensioni in continuo ampliamento che ne avvalora il successo.
Lo stesso impegno profuso nel dotare la città delle piscine ed il nuovo centro sportivo 50 anni fa: erano visionari?
Oggi queste opere sono due gioielli tra le risorse presenti, portano in città centinaia o anche migliaia di persone, studenti, genitori, insegnanti e sportivi, e quindi potenziali clienti di negozi, bar e ristoranti.
Anche da questo punto di vista, la presenza di queste opere va considerata, dal momento che portano ricchezza: provate a immaginare la nostra città senza tutto ciò.
Sergio Geroli